“Yummy”: Come diventare un prodotto di intrattenimento
- Settembre 30, 2024
- di
- Niccolò De Salve
E un giorno ti guarderai attorno e ti renderai conto che ti amano tutti, ma che non piaci a nessuno. E questa è la sensazione di solitudine peggiore
Bojack Horseman
Lo scorso 16 settembre è avvenuto l’arresto di Sean Combs, noto come Puff Diddy, un rapper americano nonché celebre magnate dell’industria dello spettacolo: l’accusa riguarda crimini molto gravi, anche di natura sessuale. Sono state avviate numerose indagini, in particolare riguardanti gli “White Party” che il rapper organizzava in casa sua, frequentati da volti molto noti del mondo del cinema, dello sport e della musica (tra i quali spiccano Lebron James, Jennifer Lopez e Leonardo DiCaprio). Durante le feste organizzate da Puff Diddy sarebbero avvenuti episodi di molestie, violenza sessuale e ricatto in cambio di etichette discografiche e contratti.
Questo caso mediatico ha dato il via a numerose teorie sugli abusi nel mondo dello spettacolo, focalizzate in particolare su Justin Bieber, presunta vittima. Infatti, il cantante da giovane era stato seguito proprio da Puff Diddy, che lo ha aiutato a crescere nell’industria come un mentore; inoltre, Justin è nella lista dei possibili frequentatori degli “White Party”. È tornato virale un video che ritrae Puff Diddy che afferma di star passando 48 ore con l’allora quindicenne Justin, senza poter rivelare cosa stiano facendo; tuttavia, precisa che si tratta del “sogno di un quindicenne”.
Stanno emergendo dettagli sempre più agghiaccianti riguardo a questa vicenda, tra foto, video e testimonianze da parte delle vittime; riguardo a Bieber non è ancora stato dimostrato nulla, tuttavia si specula da anni sulla possibilità che stia cercando di raccontare la sua storia attraverso i testi delle sue canzoni, in particolare Lonely e Yummy. Il videoclip di quest’ultima, apparentemente molto innocente, mostra una grande sala piena di ospiti adulti che vengono intrattenuti da bambini che suonano strumenti musicali. Gli adulti si abbuffano con ogni sorta di cibo servito in tavola, e appaiono insaziabili. Al termine del video, la sala rimane buia e vuota, fatta eccezione per Justin, in centro tavola, e per un altro ospite particolarmente anziano, seduto in lontananza. Successivamente viene mostrata in primo piano una fetta di torta che sparisce subito, mostrando il piatto sulla quale era servita: su di esso è stampata una foto di Justin Bieber da giovane, con scritto sopra Yummy (delizioso, figo). Il singolo, uscito nel 2020, aveva già fatto discutere con teorie di ogni tipo (come il celebre complotto del PizzaGate, di cui è già stata smentita l’esistenza), e a seguito delle recenti accuse a carico di Puff Diddy si è ripreso a parlarne.
Se da un lato può essere discutibile che il videoclip si riferisca direttamente alla storia personale dell’artista, dall’altro appare evidente il messaggio dietro alla scelta di rappresentare una sala con ricchi ospiti adulti intrattenuti da bambini che suonano per loro: l’industria punta maggiormente su giovani promettenti, la cui immagine viene sfruttata e spesso mercificata al fine di ottenere un profitto.
Il testo di Lonely, il singolo realizzato da Justin Bieber in collaborazione con Benny Blanco, può essere considerato invece come una confessione a cuore aperto sui sentimenti del cantante, in particolare nel passaggio:
“Everybody knows my past now/Like my house was always made of glass/And maybe that’s the price you pay/For the money and fame at an early age/And everybody saw me sick/And it felt like no one gave a s***”
(“E ora tutti conoscono il mio passato, come se la mia casa fosse fatta di vetro, e forse questo è il prezzo da pagare per i soldi e la fama in giovane età/ e tutti mi hanno visto ammalato/ e mi sono sentito come se a nessuno importasse”).
Il testo spiega l’effetto drenante dell’industria dello spettacolo sulla vita privata, che è sempre di dominio pubblico: nonostante ciò, a nessuno sembra importare realmente dei sentimenti dell’artista. Ne deriva una forte sensazione di solitudine e alienazione, che può sfociare in un disturbo depressivo. Non solo Justin, ma anche altri artisti del calibro di Lady Gaga, Jim Carrey e Miley Cyrus hanno avuto il coraggio di parlare della loro esperienza con questa problematica (Lady Gaga ha anche fondato la Born This Way Foundation, per aiutare giovani vittime di bullismo e depressione).
Parlarne è il primo passo per sensibilizzare la popolazione e per eliminare lo stigma su questo argomento, in modo che chi ne soffre non si vergogni a chiedere aiuto.