La Laurea in Psicologia diventa abilitante e apre una nuova frontiera nella formazione universitaria

La Laurea in Psicologia diventa abilitante e apre una nuova frontiera nella formazione universitaria

Abilitante. Spesso si è fatto abuso di questo termine, soprattutto nel vasto e variegato mondo della formazione, dove il collegamento con la professionalità da acquisire e il lavoro da trovare subito dopo aver indossato il tocco e aver impugnato la pergamena, non sempre è stato immediato.

Da oggi, invece, il mondo degli aspiranti psicologi potrà coniugare il verbo abilitare con assoluta certezza, direttamente in fase di iscrizione, scegliendo una strada già incanalata verso la prospettiva professionale tanto agognata.

Era nell’aria da tempo. Si è discusso per anni della possibilità, andando avanti e poi tornando indietro. Dall’anno accademico 2023/2024, che nel caso dell’Unimarconi è partito il 1° luglio, la Laurea Magistrale in Psicologia diventa infatti abilitante alla professione, grazie all’approvazione definitiva, avvenuta già nell’ottobre 2021, del disegno di legge sulle nuove lauree abilitanti.

Un nuovo percorso, strutturato secondo le nuove logiche dettate dalla normativa italiana che prevede che l’esame di Stato per la professione di psicologo vada di pari passo con l’esame di laurea.

Un tirocinio professionalizzante di 30 CFU da svolgersi nell’arco del percorso; 10 CFU da conseguire nel triennio e 20 nel biennio magistrale. Questa la novità più significativa, capace di sfociare in una Prova Pratica Valutativa (PPV), superata la quale gli studenti, e futuri psicologi, saranno ammessi alla discussione della tesi di laurea. 

Insomma: Il tirocinio pratico, fino ad ora da effettuarsi post lauream, diventa interno ai corsi di studi e prima di accedere all’esame di laurea si passerà da una prova che ne attesterà la validità.

Cambia però anche il ruolo dell’Ordine degli Psicologi, direttamente coinvolto nel percorso di studi e non più presente solo nella fase successiva, quella di ingresso all’albo professionale. Il paradigma, infatti, si rafforza nella misura in cui la struttura di categoria entra come parte integrante del cammino, grazie alla presenza di due membri dell’ordine nella commissione giudicatrice della prova pratico valutativa.

La Legge n. 163/2021 “recante Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti” segna dunque un passo storico nel mondo della formazione, soprattutto in riferimento al mondo degli atenei digitali che danno un ulteriore segnale di concretezza e qualità al mondo del lavoro, rafforzando il collegamento con l’universo delle aziende partner, considerando che il tirocinio dovrà essere svolto presso enti ospitanti già approvati dalla Commissione Integrata (Unimarconi / Ordine Psicologi Lazio, in questo caso) e convenzionati con l’Ateneo.

La supervisione del tirocinio sarà affidata ad uno psicologo con iscrizione all’Albo da non meno di tre anni, deputato a redigere una valutazione dello studente. Il tirocinio stesso si intenderà poi superato solo con un giudizio positivo di idoneità al fine di accedere all’esame finale abilitante.

Una vera e propria rivoluzione, non solo nel mondo degli psicologi, ma anche in quello universitario. Per la prima volta, infatti, l’abilitazione professionale entra di diritto in un percorso di studi, camminando sullo stesso sentiero della formazione.

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