Vienna, l’ex capitale di un impero multietnico

Vienna, l’ex capitale di un impero multietnico

A dicembre dello scorso anno ho deciso di prenotare un soggiorno nella capitale dell’Austria, Vienna. In quattro giorni ho visitato le attrazioni principali grazie alla card “Vienna Pass” e posso dire che è stata una delle esperienze più belle.

Premetto che a me viaggiare piace tantissimo, e non era di certo il mio primo viaggio all’estero, però questa volta è stato diverso. Si sa, quando si decide una meta si hanno in mente cose viste nei libri, o magari studiate nel corso degli anni a scuola.

Vienna è stata la capitale di un impero multietnico, dove oltre al tedesco si parlava l’italiano, il croato, l’ungherese, lo sloveno, il ceco e il polacco, dove ogni popolo aveva delle tradizioni e costumi diversi.

Questa città ha lasciato una significativa impronta, sia dal punto di vista artistico e sia dal punto di vista culturale e grazie alla sua posizione centrale in Europa ha moltissimi visitatori provenienti da tutto il mondo. La posizione sulle rive del Danubio e il suo essere al confine orientale dell’Europa rende la città di un’atmosfera unica, ma anche una delle città con più alta qualità della vita nel mondo.

Secondo l’”Innovation Cities Global Index”, Vienna, dopo Londra e San Francisco, è una delle città più innovative del pianeta. Vienna è anche la capitale mondiale della musica classica, poiché è stata la patria di compositori immortali tra cui: Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven o Franz Schubert.

Nella Domgasse n.5 si trova l’unico appartamento di Mozart a Vienna. La casa museo di Mozart con i suoi sei piani di mostra, vi immerge nell’intimità familiare di Mozart.

La città presenta moltissimi parchi e aree ricreative, dove ci si può rilassare e godere un’po’ di tranquillità. Sono presenti in totale 2000 parchi e giardini imperiali che arricchiscono il paesaggio urbano, ma l’area ricreativa più famosa è quella del Prater. Il grande parco ha attrazioni antiche come la storica ruota panoramica gigante, chiamata Wiener Riesenrad. La ruota fu costruita nel 1897 per festeggiare il 50° anniversario della salita al trono di Francesco Giuseppe, il marito della famosissima Sissi.

Se vi piace la storia, dovete sapere che una delle famiglie imperiali più importanti della storia austriaca, sono gli Asburgo. Il luogo di sepoltura della famiglia degli Asburgo è la Cripta imperiale dei Cappuccini, dove sono sepolti dal 1633 tutti gli imperatori del Sacro Romano Impero, imperatori d’Austria e i loro discendenti.

I viali dei parchi del Castello di Schönbrunn, dove un tempo l’imperatore Francesco Giuseppe e la sua consorte imperatrice Sissi, risiedevano in estate, rappresenta una delle attrazioni principali per i turisti. Il castello, in stile barocco, situato ad ovest della capitale è una tappa obbligatoria per i turisti, tanto che viene soprannominato “la Versailles austriaca”. Per non parlare di uno dei più grandi complessi di palazzi al mondo, la Hofburg, la residenza imperiale invernale degli imperatori che oggi ospita il Sisi Museum con gli appartamenti imperiali e il Museo dell’argenteria imperiale.

Il tesoro degli Asburgo, invece, è ospitato nell’edificio del Schweizerhof e si compone di oggetti di corte, gioielli d’arte antica. Il cimelio più famoso è del 962 ed è la corona imperiale, dove sono incastonati diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri, creata per l’incoronazione di Ottone I l’imperatore del Sacro Romano Impero.

Per gli amanti dell’arte, consiglio di visitare il Castello del Belvedere che sorge nel quartiere di Landstraße a sud del centro storico di Vienna. La mostra è formata da due palazzi contrapposti, Belvedere superiore e Belvedere inferiore, e sono separati da una grande prospettiva di giardini alla francese. Negli interni di entrambi i palazzi troverete la Österreichische Galerie Belvedere, uno dei musei d’arte di Vienna dove è conservato uno dei quadri più famosi del pittore Gustav Klimt, “Il Bacio”. Uno dei più significativi artisti della secessione viennese.

Infine, per chi amasse la psicologia, come non menzionare la casa museo di Sigmund Freud, che dopo una fase di lavori di rinnovo e ristrutturazione durata 18 mesi ha riaperto nel 2020.

Vi lascio con una frase di Claudio Magris che racchiude ciò che ho vissuto anche io: “A Vienna si ha l’impressione che si viva e si sia sempre vissuti nel passato”.

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