L’Islanda – Un viaggio alla riscoperta della propria natura selvaggia

L’Islanda – Un viaggio alla riscoperta della propria natura selvaggia

Dalla natura selvaggia derivano il tonico e la scorza che fortificano l’umanità.

Henry David Thoreau

Giusto un anno fa partivo per questo paese incredibile che è l’Islanda, dove ghiaccio e fuoco convivono. Sentivo che lì avrei trovato un pezzo di me stessa nascosto e così è stato, perché l’Islanda è capace di fare risvegliare la nostra natura più selvaggia, ci fa capire che noi siamo natura in mezzo alla natura primitiva.

Dove i 4 elementi convivono

L’Islanda è una terra incredibile in cui tutti gli elementi della Natura vivono in sinergia e interconnessione. Qui fuoco, terra, acqua e aria sono così presenti e potenti che ho potuto sentirli in ogni parte del corpo. In questa immensità della natura selvaggia ho sentito risvegliarsi in me la mia natura primitiva. Ero allo stesso tempo affascinata e timorosa di quella natura travolgente e impetuosa. Quando cammini in quelle distese di lava oppure sugli immensi ghiacciai capisci che in quel posto sono custodite le nostre memorie più antiche.

L’Islanda è una terra che ti travolge e ti stravolge. Non ti dà il benvenuto, lei è fatta così, è struggente sin dall’inizio. La Natura si mostra in tutte le sue forme, con i suoi vulcani, i ghiacciai, l’oceano e le immense distese di lava. Il suo cuore è immenso, ma devi rispettarlo. Qui la Natura ti dimostra che è lei la padrona di casa, noi siamo solo i suoi ospiti. Siamo ospiti di quest’isola meravigliosa e dobbiamo adattarci a lei, perché qui ci si sente piccoli sotto questo immenso cielo in cui il sole non tramonta mai. La natura selvaggia ha tutto lo spazio necessario per espandersi, per respirare, per vivere, Nessuno osa intralciarla.

Ritrovare la propria natura

La salvezza del mondo è nella natura selvaggia.

Henry David Thoureau

L’Islanda ci mostra tutto il suo essere selvaggio, la sua durezza e la sua ferocia ma se impari a conoscerla e ascoltarla diventa accogliente. Ci vuole un po’ per abituarsi a lei. Lei non ha bisogno di noi, siamo noi che andiamo da lei per ritrovare noi stessi. Eh già, perché, in questa terra in cui il fuoco e il ghiaccio coesistono e convivono, a volte combaciano, si viene a ritrovare i pezzi rotti di sé stessi, i pezzi mancanti. Le memorie primitive custodite nei ghiacciai e nella lava ci fanno capire che noi veniamo da questo mondo selvaggio, che noi abbiamo questa parte dentro noi che spesso abbiamo dimenticato. E l’Islanda è proprio lì per ricordarcelo.

Qui si arriva in un modo e si va via cambiati, perché l’Islanda ti gira e ti rigira, ti capovolge finché non esci guarito da tutte le ferite che ti sei portato dietro. E se per caso non vuoi capirlo, Lei troverà un modo per mostrartelo. Quest’isola non è una delle solite mete, non si viene qui per caso, si intraprende questo viaggio perché inconsciamente si va alla ricerca di qualcosa, di una parte di sé, che magari pensavamo fosse perduta o che non sapevamo di avere. È capace di far risvegliare in te la parte più selvaggia e intuitiva.

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