Romeo e Giulietta: una tragica storia d’amore

Romeo e Giulietta: una tragica storia d’amore

Quando pensiamo ad un amore impossibile è inevitabile non pensare a Romeo e Giulietta. Una tragedia scritta dal poeta inglese William Shakespeare, composta tra il 1594 e 1596. È una delle opere più significative, poiché tratta di una delle più famose e tragiche storie d’amore, allo stesso tempo le vicende dei due personaggi hanno mutato nel tempo, diventando il simbolo dell’amore perfetto combattuto dalla società.

Le fonti storiche riportano la vicenda al 1303, quando la città era governata dalla Signoria dei Scaligeri, una ricca famiglia di mercanti veronesi che governò dal 1262 al 1387. Dopo Alberto I della Scala, la reggenza passò al suo primogenito Bartolomeo nel 1301, cercò di sanare le lotte tra le famiglie veronesi, divise in Guelfi e Ghibellini. Una delle lotte più famose è quella tra Montecchi e Capuleti.

Ma Romeo e Giulietta sono esistiti realmente? E cosa c’è di vero nella storia?

Senza dubbio molte persone hanno espresso perplessità su questa storia, ma cerchiamo di fare chiarezza e di rispondere alle domande in maniera più approfondita.

Sappiamo che grazie a quest’opera è difficile pensare ad una città come Verona senza menzionare i due amanti, ma William Shakespeare ha mai visitato la città? La risposta è no.

William Shakespeare ha conosciuto Verona grazie alle opere di altri autori e si è ispirato a molte storie d’amore raccontate da altri scrittori. Purtroppo, Romeo e Giulietta è una storia inventata, il sunto di tante storie d’amore impossibile che circolavano già dal 1300 e 1400.

Ebbene sì, a quanto pare William Shakespeare ha preso spunto da diversi autori per ispirarsi alla sua tragedia d’amore, tra cui: “Historia novellatamente ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte intervenuta già al tempo di Bartolomeo della Scala” di Luigi Da Porto, il “Novellino” di Masuccio Salernitano ed infine Dante Alighieri, ospite dal 1303 al 1304 dagli Scaligeri, nominò nel VI del Purgatorio “Montecchi e Cappelletti” come le due famiglie rivali che vissero a Verona.

La storia di Luigi Da Porto, nobile cavaliere della Repubblica di San Marino, rimase paralizzato durante le guerre dei Cambrai e decise di vivere i suoi ultimi anni a Montorso Vicentino. Durante il soggiorno scrisse nel 1531 un novelliere, dove troviamo “Historia novellatamente ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte intervenuta già al tempo di Bartolomeo della Scala”, una storia già diffusa nei racconti popolari. Lo scrittore vicentino narrò di aver conosciuto Pellegrino da Verona, un arciere di Verona che per alleviare le sofferenze dell’autore, decise di raccontare la storia di due amanti legati da un amore impossibile.

Masuccio Salernitano invece, ci racconta la storia di “Mariotto e Ganozza” ambientata a Siena di questi due giovani amanti, costretti a sposarsi in segreto. Mariotto fu costretto a fuggire in Egitto dopo che venne condannato a morte per un omicidio che aveva commesso mentre Ganozza decise di raggiungere il suo amato in Egitto, sotto falsa identità. Mariotto, credendo che la sua amata fosse morta, decise di tornare in Italia e fu condannato a morte. Ganozza distrutta dal dolore decise di ritirarsi in convento, ma pochi giorni dopo venne ritrovata morta.

Le storie raccontate sono molto simili alla storia di Romeo e Giulietta, viene facile intuire che probabilmente Shakespeare si sia ispirato a queste novelle per generare il suo capolavoro, facendoci credere che questi due personaggi fossero realmente esistiti e che lui stesso avesse visitato Verona. Non è stata la prima opera di Shakespeare a parlare della città di Verona e Venezia, infatti scrisse: “I due gentiluomini di Verona”, “La Bisbetica Domata”, “Il Mercante di Venezia” o ancora “Otello”.

Se siete amanti della storia d’amore di Romeo e Giulietta, non potete assolutamente non visitare Verona e andare a vedere “la casa di Giulietta” con il famoso balcone dove si incontravano i due amanti, a due passi da Piazza Erbe. La porta duecentesca, dove si narra che, Romeo scappò dalla città poiché uccise Tebaldo, cugino di Giulietta e infine “la casa di Romeo” che si trova a pochi passi dalla casa di Giulietta. “Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente”. William Shakespeare

Articolo di

×